Una vita nella pace

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Quello in cui viviamo può essere definito un tempo di pace?

Se guardiamo la grande attenzione riservata dagli articoli sui giornali, dalle trasmissioni televisive e dai documenti di molte organizzazioni, dobbiamo dire che abbiamo avuto tante opportunità per una riflessione sul valore della pace e per la promozione di stili di concordia nelle nostre relazioni, per migliorare e rinsaldare i rapporti tra le persone e tra i popoli, per far crescere fiducia e serenità nel futuro.

In questi decenni sono stati moltissimi anche gli interventi dei Papi e della Chiesa con una serie di documenti e di messaggi che sono stati di grande contributo per una sensibilità nuova sul tema della pace: basti pensare alla Pacem in terris di San Giovanni XXIII e alla Fratelli tutti di Papa Francesco, caratterizzati da una straordinaria profondità di pensiero.

Ciononostante oggi ci troviamo di fronte al dramma di una violentissima guerra, lesiva dei diritti delle persone e della sovranità degli Stati, proprio nel cuore della nostra Europa, che sembra essere stata la culla del diritto, del rispetto della persona, delle relazioni di civiltà tra i popoli. Siamo ritornati indietro ai tempi bui dei due grandi conflitti mondiali, causa di milioni di morti, e anche della brutale guerra dei Balcani. La stessa insensatezza, la stessa violenza, la stessa sofferenza, lo stesso dolore. L’unico motivo di conforto e di speranza è la tenacia e la testimonianza cristallina del popolo ucraino nel difendere la propria libertà, la propria autonomia, i propri diritti sovrani a fronte di un invasore senza scrupoli.

Che cosa resta e resterà del concetto di pace gridato sulle piazze, nei cortei, nei discorsi dei politici? E dei tanti articoli e dotti approfondimenti sul tema? Come abbiamo costruito relazioni di pace con i nostri comportamenti? Quale cultura abbiamo davvero promosso?

Sappiamo molto bene che non possono e non devono prevalere egoismi di parte e logiche di prepotenza. L’uomo moderno, anche con tutte le sue conquiste scientifiche, in ogni campo della vita deve comunque portare avanti quell’insieme di valori, di cultura, di spiritualità che dona dignità a tutti e a ciascuno.

La pace non può mai essere data per scontata, è dono dell’immenso amore di Dio per l’umanità. Un dono che deve essere accolto con riconoscenza, trattato con delicatezza e massima attenzione.

Solo con questa consapevolezza possono maturare nell’uomo pensieri, stili, scelte di pace e affermarsi una vera cultura di pace.

La Comunità religiosa