Il Libro Sinodale contiene tante prospettive pastorali delineate dal nostro Vescovo che però hanno bisogno di essere conosciute, studiate ed anche applicate con l’aggiunta da parte di ogni Comunità cristiana del proprio impegno creativo, perché nel proprio territorio la Chiesa risplenda della verità e dell’amore di Gesù.
Si dice che le nostre Comunità devono essere approdi aperti di incontro e relazione, dove potersi fermare, scoprire la bellezza della fede e prepararsi a salpare per andare incontro a tanti che sono lontani dalla esperienza cristiana.
È anche molto importante comprendere che la sinodalità proposta dal Papa non è un evento pure solenne da celebrarsi ma uno stile, un processo che offre la possibilità per tutti i battezzati di esprimere il loro parere, concorrendo alla formazione di un orientamento, di un cammino comune condiviso da tutto il popolo di Dio. Si tratta di creare uno stile diverso del nostro essere Chiesa: è una rivisitazione del Concilio Vaticano II che rende tutti i cristiani protagonisti della Chiesa e che richiede pazienza, perseveranza, fiducia. Si tratta in ultima analisi di un cammino di conversione fatto di preghiera, ascolto dello Spirito, discernimento e azione.
Il Sinodo è una grande provocazione a rinnovare il nostro rapporto di fede con Cristo e ad essere protagonisti di una Chiesa che cammina in modo unito nella storia umana.