Uno degli aspetti indicativi della vitalità della nostra Chiesa diocesana è l’attenzione alla dimensione missionaria.
Siamo chiesa in uscita anche sotto questo profilo. Negli anni passati i nostri preti ed i nostri laici erano presenti in Cameroun. Oggi siamo attivi nella attività pastorale in Perù ed in Mozambico. Per la nostra Diocesi questo servizio è un impegno rilevante per il dono delle persone, per le risorse profuse, per la molteplicità degli impegni richiesti.
Infatti l’invio dei Fidei donum (sono così chiamati gli inviati da una Diocesi per collaborare con un’altra Diocesi in terra di missione) richiede da parte delle persone una seria preparazione innanzitutto spirituale, ma anche una conoscenza della cultura del popolo presso cui si lavora; un adeguato inserimento nel nuovo contesto pastorale; la frequentazione di corsi preparatori all’esperienza comprensivi di studio della lingua; la conoscenza e l’osservanza di tutte le normative per l’inserimento in un nuovo Stato… Insomma l’invio di un missionario è fatto con serietà sotto tanti profili.
Infine non bisogna dimenticare anche l’impegno economico per la nostra Diocesi per sostenere le attività pastorali presso questi popoli poveri.
L’impegno di questi Fidei donum è di profitto per le Chiese presso cui lavorano con sacrificio e generosità; ma dobbiamo avere anche la consapevolezza che per la nostra Chiesa diocesana c’è un ritorno di grazia, di testimonianza concreta delle persone e di apertura missionaria che garantisce uno scambio vitale tra Chiese.
Questa è la vera comunione tra le Chiese.