“Mentre avete la luce, credete nella luce, per diventare figli della luce” (Gv. 12, 36).
Cristo è la nostra luce: dobbiamo renderci conto che siamo nel tempo propizio per decidere da che parte stare; è tempo di scelte chiare e gioiose per Cristo.
Una esperienza di fede matura esclude ambiguità, incertezze e superficialità: Cristo è la nostra luce che illumina il cammino della vita.
Una fede capace di affrontare solitudine, incomprensione, isolamento esige cammini di formazione, di riflessione, di confronto serio e sistematico col Vangelo, di preghiera.
Una fede incerta e demotivata va soggetta ad ambiguità, a confusioni, a pressapochismi (ad esempio sul valore della laicità quanta superficialità in questi giorni) che portano ad affermare: non ho vergogna di professarmi cattolico, sono praticante, vado sempre in chiesa ma non accetto le scelte della Chiesa.
Eppure Gesù ha fatto dono all’uomo della Chiesa per essere aiutato e favorito nell’approfondimento della sua fede e nel rapporto con Cristo. Abbiamo bisogno della Chiesa senza sospettare ingerenze. La presa di distanza dalla Chiesa non può essere il fiore all’occhiello della vita del cristiano.
Quando la Chiesa sbaglia, mi sento di starLe più vicino.
don Attilio Mazzola