Carissimi Fedeli del Santuario, come sapete nella nostra Casa abbiamo iniziato il nuovo anno nel segno della prova, con il contagio di tutta la Comunità Religiosa. La prova ci ha invitato a rinnovare la fiducia nella Divina Provvidenza di cui questa Casa porta il nome, e ci ha insegnato a fidarci e affidarci al Signore oltre noi stessi e le nostre forze. Un’esperienza che si è rinnovata anche in questa circostanza è la vicinanza e l’amicizia che ci avete manifestato, in particolare attraverso la vostra preghiera. La preghiera, il sostegno, la prossimità sono davvero un’esperienza di grazia per cui esprimere la gratitudine a Dio e a voi. Noi Confratelli della Comunità Religiosa vi ringraziamo di tutto ciò!
In un suo scritto don Guanella scrive: “…quando le difficoltà…sormontano come le onde di mare agitato, allora bisogna cercare di risollevarsi con maggiore fiducia, come il pesce che nelle onde agitate pare che goda viemaggiormente la forza della vita”.
L’esperienza della pandemia e, per noi, di questo ultimo mese ci ha tutti segnati, in fasi e momenti diversi, direttamente o indirettamente: l’augurio che vogliamo porgerci reciprocamente è di uscirne con una fede più forte e matura, di chi misurandosi con il limite, la fragilità, la sofferenza e la morte può dire, insieme col salmista e con un po’ più di verità “il Signore è il mio pastore!”.
La Comunità Religiosa