È online il Foglio del Santuario di novembre

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Carissimi fedeli del Santuario,

si desidera porre all’attenzione della nostra riflessione mensile questi tre avvenimenti del mese di dicembre 2022: Inizio del Periodo di Avvento, la Solennità di Maria Immacolata e il Santo Natale.

Avvento: Inizia un nuovo anno liturgico e saremo guidati dalla lettura del Vangelo di Matteo Questo Vangelo era stato scritto per una comunità della Siria del I secolo «probabilmente formata da giudei convertiti al cristianesimo. Doveva essere una comunità povera e semplice che provava un senso di inferiorità di fronte alle istituzioni giudaiche e alla sapienza dei dottori giudei ed era spaventata dalle insidie e dai giudizi che le venivano mosse» (Martini in Dio vuole amore) Anche oggi viviamo una condizione difficile, faticosa: la pandemia, la guerra, la situazione ambientale e climatica hanno reso questi anni pieni di nubi che sembrano più cupe. Ebbene, proprio l’Avvento può aiutarci a ritrovare uno sguardo di luce e di speranza. Il cristiano non vive di un orizzonte chiuso, ma è aperto a una novità che già è stata offerta (Dio fatto Uomo – Emmanuele = Dio con noi) e attende di realizzarsi pienamente Le nostre comunità non devono dimenticare il motivo della propria fede: Dio è venuto per rinnovare il volto dell’uomo e dell’universo, a portare pace, guarigione, speranza. Ecco i mezzi per prepararci al Santo Natale: la preghiera, la vigilanza, la conversione.

L’Immacolata: La donna dell’Eccomi. «Eccomi» è il contrario di «mi sono nascosto». Eccomi è la parola chiave della vita, apre a Dio mentre il peccato chiude, isola fa rimanere soli con sé stessi. Eccomi è essere disponibili al Signore, è scegliere di scommettere sul Signore, docili alle sue sorprese. Ogni mattina diciamo: «Eccomi Signore, oggi si compia in me la tua volontà», Quel sì di Maria espresso nell’ «avvenga in me secondo la tua volontà» diventa il segreto della sua vita. Essa vive fidandosi di Dio in tutto e per tutto. L’ eccomi di Maria è la grande contrapposizione della risposta data da Adamo a Dio: «Mi sono nascosto, perché ho avuto paura». Guardiamo la bellezza della Madonna, nata e vissuta senza peccato, sempre docile e trasparente a Dio. Preghiamola con questa bella invocazione: «Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio, non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, ma liberaci da ogni pericolo, o Vergine Immacolata, gloriosa e benedetta».

Santo Natale: Davanti al mistero del Verbo fatto carne, i cristiani di ogni luogo confessano con le parole dell’evangelista Giovanni: «Abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di Grazia e verità» (Gv.1,14) Oggi, mentre sul mondo soffiano venti di guerra e un modello di sviluppo ormai superato continua a produrre degrado umano, sociale e ambientale, Il Natale ci richiama al segno del Bambino, e a riconoscerlo nel volto dei bambini, specialmente di quelli per i quali, come Gesù, «non c’è posto nell’alloggio». Cerchiamo di vedere Gesù Bambino nei bambini di tutto il mondo dove la pace e la sicurezza sono minacciate dal pericolo di tensioni e nuovi conflitti, nei molti bambini costretti a lasciare i propri paesi, nei bambini a cui è stata rubata l’infanzia. La nostra riflessione si conclude con questo pensiero di Papa Francesco; “È vicino il Natale, è vicino il Signore. E il Signore quando è nato era lì, in quella mangiatoia, nessuno se ne accorgeva che era Dio. In questo Natale vorrei che il Signore nascesse nel cuore di ognuno di noi. Vi auguro questo, questa felicità della vicinanza del Signore».  Santo Natale.