Per don Guanella il lavoro era uno strumento fondamentale della sua azione educativa verso gli ospiti delle sue Case. Nella piccola cappella in legno che aveva fatto erigere nel 1900 nel Pian di Spagna, già nel maggio dell’anno successivo aveva inaugurato il gruppo scultoreo della Madonna del Lavoro, da lui ideato e commissionato allo scultore Giuseppe Nardini di Milano, intendendo così onorare Maria come protettrice dei lavoratori, invitandoli a porre sotto il suo materno manto tutte le ansie, i dolori, le attese, le speranze, le gioie e i benefici derivati dal lavoro, autentica preghiera elevata a Dio per glorificarlo e nel contempo prezioso mezzo di promozione umana.
«Con il lavoro si scaccia la miseria e si cresce a vita perfetta».
«Ogni giorno ha il suo lavoro. A chi tocca fatica di mano, a chi studio di mente, ad altri sollecitudine di cuore».
«Bisogna lavorare con cuore e con testa».
«Non potete credere come il lavoro continuo giovi a mantener sano il corpo e come giovi altresì alla salute dell’anima».
«Bisogna far intendere che tanto l’uomo è nato al lavoro come l’augello al volo e il pesce al nuoto. […] Quanto al pregio morale d’esso, è stimatissimo, perché Dio lo comanda ad ognuno; però ognuno che lavora, loda Dio come nelle azioni sante di preghiera. Il lavoro santificato è preghiera assidua. Con il lavoro si scacciano i pericoli dei pensieri mali e noiosi; mercé il lavoro, si acquista ogni bella copia di virtù».
«Eseguir bene il proprio ufficio, ecco quello che fa santa una persona. Benché eseguir bene il proprio ufficio solo esternamente non basta. Bisogna che con il cuore si pensi a Dio».
«Tutti lavorino a gara, facendo traffico delle loro qualità non lasciate infruttuose, con l’intenzione unica di procurare la maggior gloria di Dio».
«Voi naturalmente vivete e lavorate per dar gloria a Dio».
«Quelli che lavorando lo fanno con la pia intenzione di piacere a Dio, ottengono che ogni loro opera riesca a bene».
«Chi lavora per amor di Dio arricchisce di meriti il suo cuore».
«In ogni campo convien congiungere il lavoro alla preghiera e faticare assiduamente».
«Lavoriamo, lavoriamo! Se duriamo fatica, non per questo bisogna desistere. Se incontriamo difficoltà, diamo uno sguardo al cielo e poi avanti».
«[O Signore], datemi un lavoro per occuparmi, un pane per vivere, e nel resto datemi aiuto per lodarvi e farvi amare da tutti».
L. Guanella