Il mese di giugno riporta alla famiglia guanelliana il ricordo della santa morte, avvenuta giovedì 27 giugno 1935, di monsignor Aurelio Bacciarini, primo successore di don Guanella e Amministratore Apostolico della diocesi di Lugano. Certamente i due ebbero caratteri molto diversi accomunati però nello stimarsi a vicenda: poco incline alla ricerca della perfezione, soprattutto quando il bisogno richiedeva di agire, don Guanella; tendenzialmente teutonico e svizzero il secondo. Lo riconosceva del resto lo stesso don Guanella.
Don Guanella, forse con un certo compiacimento, lo presenta talvolta con i suoi titoli dottorali: Bacciarini si era laureato in Teologia presso la Facoltà Teologia di Milano. Su La Divina Provvidenza del 4 aprile 1910 scrive: «Venuto a mancare a Chiavenna il Quaresimalista, la Casa della Divina Provvidenza, per accaparrarsi la popolazione e per corrispondere alle esortazioni di Monsignor Vescovo, fece sacrificio di un suo Servo della carità addetto a importanti uffici, il Prof. Aurelio Bacciarini, per mandarlo a fare la predicazione a Chiavenna, il che esso fece docilmente con zelo e, a quanto ci vien detto, con frutto». Ancora il 9 settembre 1912: «Il 30 dell’ultimo giugno la nuova chiesa di San Giuseppe veniva eretta in parrocchia e per ordine del Sommo Pontefice veniva creato parroco un nostro sacerdote, il dottore don Aurelio Bacciarini Servo della Carità».
Però la stima di don Guanella per Bacciarini andava ben oltre, perché sapeva che condivideva il suo programma. Aveva egli stesso dichiarato rientrando da don Guanella, dopo l’esperienza fra i trappisti: «Alla Trappa ho trovato una vita austera e penitente: però non ci trovai tutte quelle occasioni di sacrificio che vi sono alla Provvidenza: e il rimorso di essere andato alla solitudine quasi a cercarvi i miei comodi fu altro dei motivi che mi persuase al ritorno».