Sono stati dieci anni di proposta pastorale nel nostro Santuario con ricchezza di motivazioni e di iniziative di ottimo livello.

Sono i dieci anni in cui don MARCO GREGA come Superiore Provinciale e come Superiore della Casa Divina Provvidenza ha impresso al Santuario Sacro Cuore vitalità liturgica, animazione pastorale, proposta spirituale e dinamismo di relazioni quanto mai significative e di contenuto. Don Marco ci lascia per alcune regole di vita ecclesiale che a dire il vero hanno i loro vantaggi. Certamente a don Marco va la gratitudine per il suo delicato servizio da parte di tutto il Popolo di Dio che frequenta il Santuario. D’altra parte è stata la sua una presenza che si è espressa con intelligenza, con sensibilità e con gradualità di crescita nella gestione liturgica e pastorale. Il nostro Santuario in questi anni ha visto certamente una evoluzione nella sue espressioni di fede con una liturgia curata, sobria e coinvolgente. Si è pregato volentieri; si usciva di chiesa sereni e soddisfatti; si aveva la percezione di avere incontrato il Signore nel cammino della vita. Soprattutto la proposta di riflessione sulla Parola di Dio da parte di don Marco è stata curata dalla sua preparazione teologica e dalla sua sensibilità pastorale. Nelle omelie il suo è stato un argomentare partendo dalla Parola di Dio ma in prospettiva di una crescita nella fede in chi lo ascoltava. Un aspetto, forse non colto nella pienezza del suo valore, ma di enorme rilevanza pastorale per l’identità di un Santuario è stata la scelta da parte di don Marco di garantire la presenza di un Sacerdote ogni mattina e ogni pomeriggio per l’ascolto delle persone. Con questa scelta ha voluto dare una risposta ad una esigenza molto forte della nostra società e della Chiesa: quella di essere ascoltati, compresi, aiutati nelle situazioni ordinarie e difficili della vita. Infatti i Sacerdoti sono presenti per le confessioni, per la direzione spirituale ma anche per un dialogo di supporto alle persone. Grazie don Marco! Deve essere stato bello e gratificante anche per te l’avere lavorato nella vigna del Signore in questo modo. Noi riconosciamo il valore della tua persona e del tuo servizio e ne ringraziamo il Signore.

Giovedì 2 febbraio, festa della Presentazione del Signore, celebriamo la 27esima Giornata Mondiale della Vita Consacrata.

Don Guanella, Fondatore di due Congregazioni, le ha poste sotto la protezione del Sacro Cuore, la cui chiesa segnava all’inizio la divisione tra il reparto maschile e femminile della Casa Divina Provvidenza. Anzi, originariamente aveva pensato di chiamare le sue suore proprio “Figlie del Sacro Cuore” (poi Figlie di Santa Maria della Provvidenza”) e i suoi religiosi “Figli del Sacro Cuore” (ora “Servi della Carità”).

Nello Statuto dei Figli del Sacro Cuore del 1898 egli scriveva: «L’istituto prende il nome dei Figli del sacro Cuore dal titolo della prima chiesa da essi fondata in Como unitamente all’ospizio detto Casa della divina Provvidenza. […] Primo patrono e padre dei Figli del sacro Cuore è lo stesso divin Cuore del Salvatore, che adorano sempre e che distinguono con special fervore nel mese del sacro Cuore, nel giorno e nell’ottava della festa».

E nel Regolamento interno dei Figli del Sacro Cuore nella Casa Divina Provvidenza del 1899: «L’adorazione e l’amore a questo Cuore divino deve apparire, come dal nome, così dalle parole e dalle opere dei Figli del sacro Cuore; i quali però non cesseranno di invocarlo le cento volte in ogni dì e, ripetendo spesso l’invocazione: “Dolce Cuor del mio Gesù ecc.”, intenderanno supplicare la carità del divin Cuore ad infondere loro le virtù convenienti ai seguaci e figli d’adozione di quel Cuore sacrosanto». E ancora nello Statuto: «I Figli del Sacro Cuore debbono congiungersi alla carità del divin Cuore e col soave legame di questa carità devono congiungersi fra di loro a vicenda. […] Le qualità del divin Cuore di Gesù Cristo bene praticate formano il mezzo più atto alla santificazione di sé e del prossimo».

Don Guanella ci ha dunque indicato nel Sacro Cuore non solo un Padre e patrono, ma anche un sommo esempio di carità da imitare.

Questa rubrica di poche righe sempre ci ha accompagnati a conoscere e a condividere i passi di crescita della nostra Chiesa locale: la Diocesi.

Questa ha recentemente concluso una grande esperienza con la quale ha letto se stessa nelle sue espressioni di fede: l’accoglienza della Parola, la celebrazione dei sacramenti, i servizi di amore alle persone… È stata l’esperienza del SINODO DIOCESANO.

Il lavoro di tante persone di questi ultimi anni ha prodotto un documento “LIBRO SINODALE” che presenta per il futuro il programma di vita per tutta la nostra Diocesi.

Il Libro Sinodale da parte dei cristiani va letto, va conosciuto e messo a fondamento di cammini di fede dei singoli e delle Comunità cristiane.

Con il tempo, senza alcuna fretta, da questo foglio faremo un tentativo di approccio al documento per condividere alcune provocazioni e sentirci partecipi delle scelte future della nostra Diocesi.

Il testo che è titolato “TESTIMONI DI MISERICORDIA” comprende tre parti.

Nella prima parte, “RICONOSCERE”, si rilegge il passato delle nostre Comunità cristiane e il presente alla luce del discernimento fatto dai Sinodali.

Nella seconda parte, “INTERPRETARE” sono indicate tre grandi linee di orientamento che oggi lo Spirito Santo suggerisce alla Chiesa per un adeguato rinnovamento.

Nella terza parte, “SCEGLIERE” sono contenute disposizioni più operative e normative per le Comunità della nostra Diocesi.

Nato a Lalatta di Pallanzano (PR) nel 1850, Andrea Ferrari fu vescovo di Como dal 1891 al 1894. Sostenne fin dagli inizi della sua opera don Guanella, di cui fu amico e consigliere.

Fu proprio Ferrari a suggerire a don Guanella che la nuova chiesa che il sacerdote desiderava costruire a Como non fosse solo per i ricoverati, ma che fosse aperta alla città e al territorio, luogo tangibile di incontro con Dio, padre di misericordia e provvidenza.

Anzi, ne fissò personalmente le dimensioni e il 6 aprile 1893 fu lieto di consacrare solennemente questo nostro Santuario.

Nominato arcivescovo di Milano e cardinale, Ferrari continuò la sua protezione alle fondazioni milanesi.

Fu mons. Ferrari che celebrò le esequie di don Guanella, tessendo un commosso elogio della sua carità, del suo instancabile farsi prossimo ai più poveri.

Mons. Ferrari morì a Milano il 2 febbraio 1921.

È il momento di candidarti! Scegli il progetto che fa per te e presenta online la tua domanda https://domandaonline.serviziocivile.it/ .

Se ti servono maggiori informazioni su opportunità e progetti puoi guardare il sito https://serviziocivile.cescproject.org/ , contattarci al numero 031296783 o alla mail serviziocivile.nord@guanelliani.it .

L’opera don Guanella propone, in Italia, progetti che hanno come ambito di intervento la tutela dei minori (in centri diurni o comunità residenziali: Como, Genova, Lecco, Milano), l’assistenza con anziani (in RSA: Barza d’Ispra, Castano, Caidate, Como e Nuova Olonio), l’assistenza a persone rifugiate (Como), l’accompagnamento a adulti con disagio sociale (Barza d’Ispra e Milano).

All’estero i progetti riguardano il sostegno a minori e giovani, anche con disabilità nei centri dell’opera don Guanella in R.D. Congo, Ghana e Nigeria.

I giovani ricevono un contributo spese di 444,30 euro mensili. Nei progetti all’estero viene aggiunta una diaria giornaliera che va dai 13 ai 15 euro a seconda del Paese di destinazione.

Le ore di impegno settimanali sono 25 su 5 giorni lavorativi. L’orario viene concordato con il referente del servizio.

Hai tempo fino al 10 febbraio!

CESC Project partecipa al bando, mettendo a disposizione per i giovani dai 18 ai 28 anni 536 posizioni per svolgere Servizio Civile Universale, 435 in 16 regioni italiane e 101 all’estero, in Europa, Asia, Africa e America del Sud. Nei nostri progetti sono previste anche 116 posizioni per giovani con minori opportunità economiche.

Per orientare alla scelta consapevole dei giovani, tra i nostri 35 progetti in Italia e 11 all’Estero, CESC Project mette a disposizione una pagina dedicata al bando https://serviziocivile.cescproject.org/ dove è possibile consultare tutte le informazioni utili in maniera semplice e immediata.

La pagina offre la possibilità di esplorare i progetti in Italia e all’Estero, anche grazie a una geolocalizzazione intuitiva delle sedi di servizio.

È un’opportunità di orientamento importante, per cogliere la grande opportunità del Servizio Civile Universale.

CESC Project, insieme ai 73 enti di accoglienza della sua rete coinvolti nel Bando, crede nel Servizio Civile Universale e vuole farlo conoscere come merita, investendo e invitando i giovani a fare domanda entro il 10 febbraio per cogliere l’occasione.

Svolgere il Servizio Civile è sinonimo di crescita umana, personale e civica, e permette di acquisire competenze trasversali e di cittadinanza per le future attività.

Nei nostri progetti si svolgono azioni di supporto alle comunità come l’assistenza a minori, donne, giovani in situazione di fragilità sociale e persone con disabilità.

I valori nonviolenti del Servizio Civile Universale guardano alla costruzione di buone relazioni per sé e per gli altri.

 


 

OPERA DON GUANELLA – COMO CASA DIVINA PROVVIDENZA

PROGETTI:

1

nome progetto: TERZO TEMPO
area di intervento: Adulti e terza età in condizione di disagio
posizioni aperte: 2

link al progetto: https://www.cescproject.org/main/2022/11/30/terzo-tempo/

2

nome progetto: SOLE CHE NASCE
area di intervento: Minori e giovani in condizioni di disagio o di esclusione sociale
posizioni aperte: 2

link al progetto: https://www.cescproject.org/main/2022/11/30/terzo-tempo/

Online il numero 4/2022 de la Divina Provvidenza.

La Congregazione dei Guanelliani in Italia attualmente è divisa in due circoscrizioni, cioè in due Province religiose con a capo un Superiore Provinciale ciascuna.

Con il prossimo 19 dicembre, dopo una adeguata consultazione dei religiosi, viene costituta in Italia una sola Provincia religiosa insieme alle Comunità religiose di Israele e della Svizzera, con un solo Padre Provinciale a presiederla.

Questo fatto è un grande evento per noi Guanelliani che cambierà prospettive e orientamenti di Congregazione.

Perché si è arrivati a questa scelta?

Si faceva  sempre più evidente l’urgenza di una collaborazione più consistente tra religiosi per una risposta ai bisogni dei poveri: risposta che esige comunione di forze, di competenze e dinamismo maggiore.

Ma l’unità dei religiosi in un ampio territorio come l’Italia permette anche con maggiore chiarezza una adeguata lettura di alcune dinamiche culturali e sociali della nostra gente e di conseguenza un inserimento nel tessuto sociale ed ecclesiale più opportuno con il beneficio di una buona qualità dei servizi da parte dei religiosi.

Infine la testimonianza di una comunione effettiva tra Guanelliani è un modo per promuovere l’evangelizzazione che la Chiesa oggi è chiamata ad offrire alla gente.

Chiediamo a tutti una preghiera perché questo inizio di cammino sia spedito e carico di entusiasmo da perte dei Guanelliani.

Domenica 19 dicembre la famiglia Guanelliana festeggia il centottantesimo «compleanno» del suo fondatore, San Luigi Guanella: egli infatti era nato a Fraciscio di Campodolcino, alle ore 23 del 19 dicembre 1842 da Lorenzo e Maria Bianchi. È un momento di intensa spiritualità nel ricordo del Fondatore e di grande comunione con l’intera famiglia guanelliana.

Il mese di dicembre ci aiuta a commemorare in letizia la nascita del nostro Signore Gesù Cristo che si è incarnato «per noi e per la nostra salvezza». In quella grotta così povera e pur così calda e luminosa noi contempliamo già il piccolo e grande Cuore del santo Bambino che si apre ardente e misericordioso a salvare tutta l’umanità immersa nella sofferenza e nel peccato. San Paolo nella Lettera agli Efesini insiste nel descrive le «imperscrutabili ricchezze dell’amore di Cristo per noi: ampiezza, lunghezza, altezza e profondità». Attraverso questo suo incredibile amore, Cristo nella sua duplice natura di Dio e uomo, ci manifesta e ci aiuta a vivere un’intimità sempre più piena e perfetta con Lui, rimanendo sempre con noi. La riflessione di Paolo sfocia allora, in una preghiera accorata, nella quale l’Apostolo chiede l’inabitazione permanente di Gesù Cristo nel cuore dei credenti e il progresso della carità, fondamento della nostra vita cristiana. Queste riflessioni sull’amore di Cristo le ha fatte proprie e vissute con fede San Luigi Guanella, esercitando il carisma della carità in favore dei poveri più miseri e abbandonati. A Lui affidiamo il nostro proposito di carità che tutti siamo chiamati ad esercitare sul suo esempio e con il suo aiuto potente.