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Gesù ci ha amato e ci ama anche con un cuore d’uomo. Dio, nel suo Figlio Gesù, si è soprattutto rivelato nell’amore. Tutto il vangelo è amore! La parabola del figliol prodigo riassume tutto il dramma dell’umanità peccatrice, bisognosa di redenzione e di misericordia. Solo l’amore gratuito di Dio può salvarci e redimerci da ogni male. Ogni uomo è questo figliol prodigo, distrutto nella dignità di figlio, disonorato nel momento in cui ha voluto costruirsi una vita indipendente dal padre, ma è pure il figlio che si umilia, riconoscendo le sue colpe: Padre, ho peccato! Quel figlio ribelle ha capito l’Amore. Anche tu, caro fratello e sorella, non fermarti soltanto sulle tue colpe, cerca lo sguardo amoroso del Padre. Lasciati guardare da Dio, da questo suo invincibile amore che ti risana e ti ridona la pace. La Quaresima è il tempo propizio, come il figliol prodigo, per tornare a Dio, lasciandoci abbracciare dal suo amore, pentiti dei nostri peccati. È il tempo per convertirci a Gesù che vuole fare con noi una Pasqua di risurrezione e di vita. S. Giuseppe, che veneriamo in modo particolare in questo mese a lui dedicato, ci sia propizio e ci protegga da ogni male, aiutandoci a vivere da cristiani, convertiti all’amore del Padre.
Rieccoci al tempo di quaresima.
È tempo molto importante per i credenti: ci prepara al mistero della Pasqua, al mistero della salvezza, alla celebrazione dell’amore totale di Cristo per noi.
Nel recente passato abbiamo vissuto un periodo molto difficile anche per l’espressione della nostra fede: la celebrazione della messa domenicale non in presenza, la confessione molto diradata, un sentire della vita con ansia e preoccupazione.
Chissà, forse la pandemia ci dà tregua: almeno lo speriamo.
Allora è tempo in cui ricuperare la pienezza del vivere, in cui godere la Pasqua di risurrezione. Si tratta di riprendere gli allenamenti: l’allenamento della nostra vita spirituale, della costanza nella preghiera, dell’ascolto della Parola di Gesù, dell’impegno in qualche servizio ai poveri, nel desiderio di qualche seria mortificazione.
Gesù ci dia il coraggio, la forza di buona volontà, la grazia necessaria perché la nostra preparazione alla Pasqua sia una risposta all’altezza di quell’amore sincero, autentico ed infinito di quel Gesù che non risparmia niente per noi.
La Comunità Religiosa
Per la ricorrenza Papa Francesco ha inviato ai cristiani un messaggio in cui si legge: «Desidero riaffermare l’importanza delle istituzioni sanitarie cattoliche: esse sono un tesoro prezioso da custodire e sostenere; la loro presenza ha contraddistinto la storia della Chiesa per la prossimità ai malati più poveri e alle situazioni più dimenticate. Quanti fondatori di famiglie religiose hanno saputo ascoltare il grido di fratelli e sorelle privi di accesso alle cure o curati malamente e si sono prodigati al loro servizio! Ancora oggi anche nei paesi più sviluppati, la loro presenza è una benedizione, perché sempre possono offrire, oltre alla cura del corpo con tutta la competenza necessaria, anche quella carità per la quale il malato e i suoi familiari sono al centro dell’attenzione.
In un tempo nel quale è diffusa la cultura dello scarto e la vita non è sempre riconosciuta degna di essere accolta e vissuta, queste strutture, come case della Misericordia, possono essere esemplari nel custodire e curare ogni esistenza, anche la più fragile, dal suo inizio fino al suo termine naturale».
La Comunità Religiosa
l Natale di questo 2021 segni davvero per tutti noi una esperienza di solidarietà nei confronti dei fratelli più necessitati, una occasione per strappare un sorriso sul volto di un disabile, per riaccendere un lume di speranza nel cuore di un anziano sfiduciato, per riaprire nuove possibilità di realizzazione per chi ha già sbagliato nella vita pur essendo ancora giovane. Che questo Natale porti alle famiglie di tutto il mondo la pace, l’accordo, il rispetto vicendevole.
Vi sembra troppo difficile questo impegno? No Fratelli! Perché il Bimbo di Betlemme è con noi, è dentro di noi e con la sua potenza, se noi lo vogliamo, continuerà a fare miracoli di bene come li ha fatti nella terra di Palestina nella sua prima venuta.
Abbiate fiducia in Lui, non temete nulla, Cristo è la possibilità più concreta di riuscire a rendere grande e fecondo ogni nostro gesto di solidarietà e di amore verso gli altri.
La nostra carità salverà il mondo! Auguri.
A tutti, carissimi amici, Buon Natale!
dal messaggio di Padre Umberto Brugnoni, Superiore Generale Opera don Guanella
Con il numero natalizio del periodico “La Divina Provvidenza” è uscito il calendario 2022 curato dalla Casa Divina Provvidenza ed edito dalla Congregazione dei Servi della Carità – Opera Don Guanella. Quest’anno il calendario i religiosi guanelliani hanno deciso di proporre, mese dopo mese, un piccolo cammino, un pellegrinaggio, alla scoperta dei luoghi guanelliani nella città di Como. Sono tante le testimonianze della presenza del Santo ancora qui presenti, riferite in particolare al periodo della sua formazione e poi della sua intensa attività di carità verso i più poveri. Dal Collegio Gallio, dove compì i suoi studi, al Seminario di S. Abbondio accanto all’omonima Basilica (oggi una delle sedi dell’Università dell’Insubria), al Seminario Maggiore (oggi Centro Pastorale “Cardinal Ferrari”), alla cappella di S. Michele in Vescovado, dove il 26 maggio 1866 fu ordinato sacerdote. Si passa poi alla chiesa vecchia di S. Agata, dal cui campanile scelse il luogo della sua prima fondazione, alla Casa “Divina Provvidenza”, aperta nel 1886 e oggi Casa Madre dei suoi sacerdoti, i Servi della Carità, con l’annesso Santuario del Sacro Cuore dove riposano le sue spoglie, alla Casa “Santa Maria della Provvidenza” di Lora, inaugurata nel 1897 per le sue suore, le Figlie di Santa Maria della Provvidenza e infine alla Cattedrale, dove il 28 ottobre 1915 furono celebrate solennemente le sue esequie.
L’itinerario comasco è una piccola parte del grande percorso “Sui passi di don Luigi Guanella” (www.suipassididonguanella.org) di 150 chilometri circa, che collega Campodolcino a Como, realizzato dai guanelliani in occasione della sua canonizzazione nel 2010 (www.suipassididonguanella.org).
Scrivono i religiosi della Casa di Como: «A tutti coloro che si vorranno mettere sui passi di don Luigi Guanella, affascinati dal suo carisma di amore verso Dio e verso gli uomini, soprattutto quelli più in difficoltà, auguriamo un buon cammino! E don Guanella ci ricorda: “Chi cammina con Dio viaggia lieto”».
La rivista, fondata dallo stesso don Guanella nel dicembre 1892 con lo scopo di far conoscere le sue opere di carità e tenere i contatti con amici e benefattori, attualmente è a cadenza trimestrale ed è distribuita in oltre 20.000 copie in tutto il mondo. Aggiunge don Joseph Nweke, superiore della Casa Divina Provvidenza: «Sostenere “La Divina Provvidenza” è, oggi come allora, un importante modo per aiutare e contribuire concretamente alle diverse attività guanelliane; è un modo in cui la Provvidenza Divina si può rendere visibile attraverso la provvidenza umana».
Per ricevere La Divina Provvidenza ci si può rivolgere alla Pia Opera presso la Casa Divina Provvidenza, via T. Grossi 18; telefono 031.296718; e-mail: mapelli.mario@guanelliani.it, eva@guanelliani.it; sito internet www.operadonguanellacomo.it.
L’Avvento è esperienza e cammino di preparazione al Natale. L’evento della Incarnazione di Gesù Figlio di Dio, ci rivela in modo plastico lo stile, il comportamento di Dio nei riguardi dell’uomo.
È lo stile della vicinanza, dell’inserimento nella storia, della presenza di Dio nell’esperienza umana: Dio sente come un padre il bisogno di amare l’uomo, di stargli vicino, di fortificarlo nella speranza, di dargli fiducia: di amarlo perché gli è figlio.
Il cristiano che vuole vivere in modo serio la sua fede nel tempo di Avvento contempla, cerca di capire questo stile di Dio. Un Dio che agisce in questo modo va accolto, va condiviso, va apprezzato. Il cristiano crede nel Dio che viene come un Padre.
Inoltre il cristiano in Avvento dà spazio alla preghiera, ne sente la necessità perché lì riconosce il Dio che ci ama.
Il cristiano in Avvento prova la gioia di comunicare agli altri, di trasmettere la propria esperienza di essere stato visitato da Dio che gli ha manifestato la sua paternità. E vive la carità ed i rapporti con gli altri con questa
consapevolezza.
La Comunità Religiosa
Domenica 24 ottobre scorso, la festa liturgica di San Luigi Guanella nel decennale della sua canonizzazione è stata celebrata nel Santuario del Sacro Cuore di Como con una solenne concelebrazione presieduta dal vescovo di Como, mons. Oscar Cantoni, accanto al superiore generale dei Servi della Carità don Umberto Brugnoni, il superiore provinciale don Marco Grega e il superiore della Casa Divina Provvidenza, don Joseph Nweke. Nell’omelia mons. Cantoni ha evidenziato come «don Guanella, e con lui tutti i Santi, profeti della carità divina, sono uno stimolo permanente perché i membri delle nostre comunità cristiane reagiscano al virus dell’indifferenza, prodotta dall’individualismo e diventino sempre più, come afferma S. Giovanni Crisostomo, “un porto sicuro” per i poveri di oggi. Con quella carità che Dio infonde, impariamo a prenderci cura di quanti vivono le molteplici forme di povertà, materiale e spirituale…
Preghiamo don Guanella perché, quale “campione della fede e della carità”, come lo ebbe a definire san Paolo VI, ci dia la forza di imitarlo, lasciandoci toccare a fondo dal dolore dell’altro, così da esserne completamente modificati e da non poter essere più gli stessi di prima».
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Gli Anziani con don Guanella – S.Messa del 20 ottobre 2021.
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La S.Messa di oggi, mercoledì 20 ottobre delle ore 10.45, sarà trasmessa in diretta radio e video sui canali online dedicati della Casa Divina Provvidenza.
ISRUZIONI (la diretta radio e video comincerà dalle ore 10.45)
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NOTA BENE: se la diretta video dovesse saltare per problematiche tecniche, collegarsi al link indicato di seguito. Verrà ripristinata un’altra diretta video.
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