Uniti nella gioia della Pasqua di Risurrezione, seguiamo la vita di Gesù Sacro Cuore proposta da don Guanella nella sua opera Nel mese del fervore: «Quanto è breve il passaggio dal Venerdì santo alla Pasqua di risurrezione! Per confortarti fissa lo sguardo là a Gesù che risorge. […] Il volto del divin Salvatore risplendeva quasi sole, le sue vestimenta apparvero bianche a mo’ della neve. La mente di Gesù specchiavasi calma nello intelletto dello Altissimo e non temeva più che un’ombra sola di spavento venisse in eterno ad atterrirla. Il cuore di Gesù riposava nei tabernacoli della pace e della beatitudine ed era certo che in eterno mai più avrebbe sofferto l’apprensione di un dolore. Quel corpo di Gesù, che ieri hai veduto ricoperto dal capo ai piè da lacerazioni, adesso è cinto della gloria della immortalità. Un angelo benedetto ha già scritto l’epitaffio al sepolcro: “Cristo è risorto”».

Servire presso l’Opera Don Guanella.

Anche la Congregazione nell’ambito del bando di concorso nazionale per l’anno 2023-2024 offre questa importante opportunità presso le case del nord Italia.

«Sogliono le persone in questi giorni mandarsi gli auguri, scambiarsi visite di buon augurio e dirsi non so bene quanti discorsi di felicitazione. Io vi porgo gli auguri miei, ma lo faccio con semplicità Eccovi l’augurio mio: amate il Signore, se amate Dio, il cielo vi concederà quell’altre fortune di sapienza e di sanitata… Amate più che tutti il Signore ed a lui corrispondiamo perché nessuno più che Dio ci ama e ci benefica» (L. Guanella, O Padre! o Madre!)

Insediamento del nuovo Consiglio Provinciale della Provincia S. Luigi Guanella.

Diretta streaming live su Youtube lunedì 19 dicembre dalle ore 15.00.

La Congregazione dei Guanelliani in Italia attualmente è divisa in due circoscrizioni, cioè in due Province religiose con a capo un Superiore Provinciale ciascuna.

Con il prossimo 19 dicembre, dopo una adeguata consultazione dei religiosi, viene costituta in Italia una sola Provincia religiosa insieme alle Comunità religiose di Israele e della Svizzera, con un solo Padre Provinciale a presiederla.

Questo fatto è un grande evento per noi Guanelliani che cambierà prospettive e orientamenti di Congregazione.

Perché si è arrivati a questa scelta?

Si faceva  sempre più evidente l’urgenza di una collaborazione più consistente tra religiosi per una risposta ai bisogni dei poveri: risposta che esige comunione di forze, di competenze e dinamismo maggiore.

Ma l’unità dei religiosi in un ampio territorio come l’Italia permette anche con maggiore chiarezza una adeguata lettura di alcune dinamiche culturali e sociali della nostra gente e di conseguenza un inserimento nel tessuto sociale ed ecclesiale più opportuno con il beneficio di una buona qualità dei servizi da parte dei religiosi.

Infine la testimonianza di una comunione effettiva tra Guanelliani è un modo per promuovere l’evangelizzazione che la Chiesa oggi è chiamata ad offrire alla gente.

Chiediamo a tutti una preghiera perché questo inizio di cammino sia spedito e carico di entusiasmo da perte dei Guanelliani.

Domenica 19 dicembre la famiglia Guanelliana festeggia il centottantesimo «compleanno» del suo fondatore, San Luigi Guanella: egli infatti era nato a Fraciscio di Campodolcino, alle ore 23 del 19 dicembre 1842 da Lorenzo e Maria Bianchi. È un momento di intensa spiritualità nel ricordo del Fondatore e di grande comunione con l’intera famiglia guanelliana.

Il mese di dicembre ci aiuta a commemorare in letizia la nascita del nostro Signore Gesù Cristo che si è incarnato «per noi e per la nostra salvezza». In quella grotta così povera e pur così calda e luminosa noi contempliamo già il piccolo e grande Cuore del santo Bambino che si apre ardente e misericordioso a salvare tutta l’umanità immersa nella sofferenza e nel peccato. San Paolo nella Lettera agli Efesini insiste nel descrive le «imperscrutabili ricchezze dell’amore di Cristo per noi: ampiezza, lunghezza, altezza e profondità». Attraverso questo suo incredibile amore, Cristo nella sua duplice natura di Dio e uomo, ci manifesta e ci aiuta a vivere un’intimità sempre più piena e perfetta con Lui, rimanendo sempre con noi. La riflessione di Paolo sfocia allora, in una preghiera accorata, nella quale l’Apostolo chiede l’inabitazione permanente di Gesù Cristo nel cuore dei credenti e il progresso della carità, fondamento della nostra vita cristiana. Queste riflessioni sull’amore di Cristo le ha fatte proprie e vissute con fede San Luigi Guanella, esercitando il carisma della carità in favore dei poveri più miseri e abbandonati. A Lui affidiamo il nostro proposito di carità che tutti siamo chiamati ad esercitare sul suo esempio e con il suo aiuto potente.

Carissimi fedeli del Santuario,

si desidera porre all’attenzione della nostra riflessione mensile questi tre avvenimenti del mese di dicembre 2022: Inizio del Periodo di Avvento, la Solennità di Maria Immacolata e il Santo Natale.

Avvento: Inizia un nuovo anno liturgico e saremo guidati dalla lettura del Vangelo di Matteo Questo Vangelo era stato scritto per una comunità della Siria del I secolo «probabilmente formata da giudei convertiti al cristianesimo. Doveva essere una comunità povera e semplice che provava un senso di inferiorità di fronte alle istituzioni giudaiche e alla sapienza dei dottori giudei ed era spaventata dalle insidie e dai giudizi che le venivano mosse» (Martini in Dio vuole amore) Anche oggi viviamo una condizione difficile, faticosa: la pandemia, la guerra, la situazione ambientale e climatica hanno reso questi anni pieni di nubi che sembrano più cupe. Ebbene, proprio l’Avvento può aiutarci a ritrovare uno sguardo di luce e di speranza. Il cristiano non vive di un orizzonte chiuso, ma è aperto a una novità che già è stata offerta (Dio fatto Uomo – Emmanuele = Dio con noi) e attende di realizzarsi pienamente Le nostre comunità non devono dimenticare il motivo della propria fede: Dio è venuto per rinnovare il volto dell’uomo e dell’universo, a portare pace, guarigione, speranza. Ecco i mezzi per prepararci al Santo Natale: la preghiera, la vigilanza, la conversione.

L’Immacolata: La donna dell’Eccomi. «Eccomi» è il contrario di «mi sono nascosto». Eccomi è la parola chiave della vita, apre a Dio mentre il peccato chiude, isola fa rimanere soli con sé stessi. Eccomi è essere disponibili al Signore, è scegliere di scommettere sul Signore, docili alle sue sorprese. Ogni mattina diciamo: «Eccomi Signore, oggi si compia in me la tua volontà», Quel sì di Maria espresso nell’ «avvenga in me secondo la tua volontà» diventa il segreto della sua vita. Essa vive fidandosi di Dio in tutto e per tutto. L’ eccomi di Maria è la grande contrapposizione della risposta data da Adamo a Dio: «Mi sono nascosto, perché ho avuto paura». Guardiamo la bellezza della Madonna, nata e vissuta senza peccato, sempre docile e trasparente a Dio. Preghiamola con questa bella invocazione: «Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio, non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, ma liberaci da ogni pericolo, o Vergine Immacolata, gloriosa e benedetta».

Santo Natale: Davanti al mistero del Verbo fatto carne, i cristiani di ogni luogo confessano con le parole dell’evangelista Giovanni: «Abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di Grazia e verità» (Gv.1,14) Oggi, mentre sul mondo soffiano venti di guerra e un modello di sviluppo ormai superato continua a produrre degrado umano, sociale e ambientale, Il Natale ci richiama al segno del Bambino, e a riconoscerlo nel volto dei bambini, specialmente di quelli per i quali, come Gesù, «non c’è posto nell’alloggio». Cerchiamo di vedere Gesù Bambino nei bambini di tutto il mondo dove la pace e la sicurezza sono minacciate dal pericolo di tensioni e nuovi conflitti, nei molti bambini costretti a lasciare i propri paesi, nei bambini a cui è stata rubata l’infanzia. La nostra riflessione si conclude con questo pensiero di Papa Francesco; “È vicino il Natale, è vicino il Signore. E il Signore quando è nato era lì, in quella mangiatoia, nessuno se ne accorgeva che era Dio. In questo Natale vorrei che il Signore nascesse nel cuore di ognuno di noi. Vi auguro questo, questa felicità della vicinanza del Signore».  Santo Natale.

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Dal giorno 7 di settembre la Casa Divina Provvidenza ha un nuovo Superiore e Rettore del Santuario: Don Giancarlo Frigerio. A lui diciamo «Benvenuto». Proviene dalla Casa dell’Angelo di Genova, comunità guanelliana per minori. All’inizio del suo ministero sacerdotale e religioso è stato alla Casa di Gino, Lora, poi a Riva San Vitale, Istituto Canisio e inoltre a Madonna di Tirano. Per 29 anni è stato missionario in Africa (Nigeria, Ghana, RDCongo e Tanzania).

A lui vanno i nostri migliori auguri e la nostra preghiera per la sua nuova missione e per il suo apostolato.