- Casa Divina Provvidenza - OPERA DON GUANELLA COMO
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All’interno della Casa Divina Provvidenza di Como proseguono le attività occupazionali formative, fatte con gli ospiti del Centro di Accoglienza Profughi. Queste hanno la finalità di formare l’attitudine lavorativa della persona che misura la puntualità e il mantenimento al compito assegnato.
Queste attività sono accompagnate dagli operatori della struttura.
Dal 19 al 24 marzo alcuni giovani della diocesi di Como sono stati ospitati nella casa Guanelliana per una settimana comunitaria, fatta di vita, di ritmi che si incontrano, con le porte sempre aperte.
Ma al Don Guanella c’è sempre vita: ragazzi ospitati, scuola di italiano, volontari che vanno e vengono, educatori che restano e aiutano a crescere…
Attratti da questo mondo e accolti da chi ne fa parte, noi giovani siamo stati invitati a prendere parte alle attività con i ragazzi migranti ospitati lì: come la scuola di italiano per minori e non o le partitelle di calcio…
Così mi sono scoperta maestra per un giorno, in una classe un po’ buffa, cimentandomi con le basi dell’italiano, che persino agli italiani a volte sfuggono. Mi sono trovata in mezzo a ragazzi pieni di vita, con la voglia di imparare, di comunicare, di far vedere alla classe come si declina il passato remoto in una frase. Dalla scuola di italiano a qualche piano più su, mercoledì 21 ci siamo trovati tutti insieme per una grande festa etnica: cibo per tutti, più di 40 persone varie e curiose di accogliere e incontrare l’altro. I ragazzi della comunità ci hanno deliziato con una cenetta super piccante a base di riso e di pesce, che poi è continuata con canti, balli e giochi in compagnia.Un clima vario, diverso, divertente, tra le mura del Don Guanella, in un incontro di gioventù scandito dalla preghiera . Il Signore è lì dove lo si lascia entrare.
Valeria
Viaggio verso la ricostruzione dell’identità.
19 maggio 2018.
9.30 – 13.30
Auditorium Opera don Guanella
Via Tommaso Grossi, 18 – 22100 – Como
Riflessioni ed esperienze di chi opera accanto ai migranti nel percorso di riconoscimento del trauma e di liberazione dalle ferite della migrazione.
PROGRAMMA
Ore 9.30 – ACCOGLIENZA E SALUTI INIZIALI
Don Davide Patuelli – Opera Don Guanella
Sara Cerati – Presidente dell’Associazione Lachesi
Valerio Pedroni – Responsabile Sviluppo e Relazioni Istituzionali Fondazione Somaschi
MODERATORE: Michele Luppi
INTERVENTI
Dott.ssa Esterina Pellegrini – Psichiatra e Responsabile del Centro Ascolto Giovani e Adolescenti dell’Asst. Como
L’ESPERIENZA DEI SERVIZI TERRITORIALI DI COMO
Dott. Galimberti G. – Rappresentante di Medici con l’Africa
LA PROMOZIONE E LA TUTELA DELLA SALUTE DELLE POPOLAZIONI AFRICANE NEL TERRITORIO COMASCO
Volontari dell’Ambulatorio Asci Don Guanella
LA SALUTE DEI SENZA DIMORA: IL CASO DELL’AMBULATORIO DI CASA SANTA LUISA A COMO
PAUSA CAFFÈ
Dott.ssa Eleonora Riva – Psicoterapeuta ad indirizzo dinamico transculturale del GRT Gruppo Relazioni Transculturali
TRAUMA, LUTTO E RESILIENZA: L’ESPERIENZA DI SOFFERENZA DEI RIFUGIATI E LA GLOBALIZZAZIONE
Mediatori linguistico – culturali
TESTIMONIANZE DEGLI OPERATORI DELL’ASSOCIAZIONE LACHESI
Ore 13.30 – CONCLUSIONI E SALUTI FINALI
PER INFORMAZIONI
como.profughi@guanelliani.it – Cell.: 371.115.9505
ass.lachesi@gmail.com – Cell.: 329.591.5147
borgovico171@fondazionesomaschi.it – Cell .: 331.860.3549
SCARICA LA LOCANDINA DEL CORSO
Progetto finanziato da Fondazione Comasca.
L’Opera don Guanella di Como, all’interno dei propri progetti, ha attivato una squadra di calcio: ASD Don Guanella che quest’anno parteciperà al campionato CSI Open a 7. L’Associazione, nata a favore delle persone accolte nella struttura e non, vuole essere strumento di inclusione e amicizia attraverso il gioco del calcio.
Aiutaci a scegliere il COLORE delle nuove divise da calcio:
– Accedi alla Pagina Facebook dell’Opera don Guanella Como da questo link: https://www.facebook.com/operadonguanellacomo/
– Effettua il LOGIN
– Vota il tuo colore preferito!
IL 21 GIUGNO 2018 SI È SVOLTA LA FESTA DEL MIGRANTE. QUESTA VOLTA È STATA CELEBRATA AD ALBATE AL CAMPO SPORTIVO MERONI.
CHE DIRE???
UN BELLISSIMO POMERIGGIO PASSATO INSIEME AI RAGAZZI, ALL’INSEGNA DELL ALLEGRIA E DELLO SPORT, MA ANCHE CON QUALCHE DANZA E MUSICA DA LONTANO.
IL TORNEO DI CALCIO TRA LE VARIE SQUADRE PRESENTI è STATO VINTO DALLA NOSTRA SQUADRA DEL DON GUANELLA. DOPO UN ANNO DI ALLENAMENTI E VARIE PARTITE ALL’INSEGNA DEL DISASTRO SI È VISTA FINALMENTE UNA SQUADRA.
C’È QUALCUNO CHE VUOLE SFIDARCI???
I ragazzi del centro di accoglienza, come ogni anno, aiutano gli ospiti della residenza per anziani a preparare l’albero di Natale.
In questo momento il centro accoglie 20 richiedenti asilo e si va avanti con i percorsi di integrazione, offrendo corsi di lingua e corsi di formazione professionale. Il 31 dicembre si chiude un altro anno di accoglienza per il nostro centro, qui nella Casa Divina Provvidenza e ci piace con la fine dell’anno guardare il percorso fatto.
Un po’ di numeri non fanno male:
– 2 le persone in Tirocinio a Casa Di Gino;
– 1 ospite del Mali presso la Ditta Genesi addetta alla Ristorazione;
– 1 ragazzo del Gambia all Hotel Sheraton di Cernobbio;
– 1 ragazzo in tirocinio e poi assunto con contratto indeterminato al Cristal Caffè di Guanzate;
– 5 gli ospiti in Formazione sulla ristorazione, presso Cometa;
– 5 gli ospiti mandati in formazione presso lo I.A.L. – di Como;
– 9 gli ospiti mandati in formazione organizzata dalla coopertaiva Questa Generazione – Acli;
– 10 gli ospiti mandati in formazione con la cooperativa Sviluppamente;
– 20 i partecipanti ai corsi di italiano;
– 5 i partecipanti alla terza media per adulti
– 15 i ragazzi partecipanti ad associazioni sportive
– 25 i volontari coinvolti nelle nostre attività.
Che dire???
avanti con grinta.
Il 9 gennaio Happy, uno dei nostri ragazzi ospitati presso il centro di accoglienza del Don guanella ha partecipato all’iniziativa della Caritas, che è parte del programma del Mese della Pace.
L’evento si è svolto nell’auditorium don Guanella. Le serata, presentata e coordinata da Michele Luppi de Il settimanale della diocesi di Como, è iniziata con la pièce teatrale Siamo uccelli che volano lontano a cura di Luminanda (attori ragazzi/e migranti e autoctoni). E’ seguita la presentazione del Rapporto immigrazione Oliviero Forti, responsabile immigrazione Caritas italiana e tra gli autori dello studio .
L’iniziativa della Caritas, parte del programma del Mese della Pace, ha riempito il 9 gennaio l’auditorium don Guanella. Le serata, presentata e coordinata da Michele Luppi de Il settimanale della diocesi di Como, è iniziata con la pièce teatrale Siamo uccelli che volano lontano a cura di Luminanda (attori ragazzi/e migranti e autoctoni). E’ seguita la presentazione del Rapporto immigrazione Oliviero Forti, responsabile immigrazione Caritas italiana e tra gli autori dello studio (sfoglia on line su ecoinformazioni le slide dell’intervento). L’incontro è stato trasmesso in diretta facebook su ecoinfomazioni. On line sul canale di ecoinformazioni tutti i video hd dell’iniziativa. Foto Fabio Cani, ecoinformazioni.
Ha concluso l’iniziativa una tavola rotonda che partendo dalle testimonianza di alcuni migranti accolti a a Como ha ulteriormente approfondito il tema con riuferimenti anche all’importanza dei corridoi umanitari. Nel dibattito è stata messa in evidenza la diversa azione delle diverse Caritas europee, con quelle di alcuni paesi del groppo di Visegrad (xenofobi e sovranisti) su posizioni contrarie alle linee dettate da Papa Francesco. Poi, con Annamaria Francescato di Como senza Frontiere che ha ringraziato a nome della rete Oliviero Forti per l’importanza da lui sottolineata dell’impegno politico e Michele Luppi, l’informazione sui successivi appuntamenti del mese della Pace. Durante l’inziativa molti partecipanti hanno sottoscritto al banchetto di Arci e Acli la proposta di legge europea di Welcoming Europe.
Il programma di Tv2000 (giunto alla seconda stagione), racconta storie di quotidiana e straordinaria accoglienza. La città di Como e l’Opera don Guanella, sono i protagonisti di questa terza puntata.
In questo breve video è presentata l’intervista a don Davide Patuelli – Opera don Guanella.
Happy di nome e di fatto… il suo sguardo e il suo sorriso sono quelli di un giovane che finalmente può guardare al futuro con speranza e serenità. Happy viene dall’Edo State, nel sud della Nigeria e ha ventuno anni. Come tanti altri suoi connazionali, ha affrontato un duro e lungo viaggio per trovare nuove possibilità in Europa, attraversando il mare. È arrivato in Italia, in Sicilia, il 31 luglio 2016; dopo breve tempo è giunto a Como attraverso la Caritas, e da qui, in agosto, è stato accolto presso la Casa Divina Provvidenza.
«Da quando sono in Italia – racconta Happy – ho cercato di darmi da fare: ho seguito un corso di aiuto cuoco e cameriere, un corso di falegnameria, uno per l’uso del computer e uno per piastrellista. Inoltre ho fatto la scuola di italiano, vorrei arrivare a prendere il diploma di terza media. Questi corsi mi hanno permesso di imparare tante cose, di farmi un’esperienza per potermi rendere utile in questo Paese che mi ha accolto.
Ma ho trovato la mia vera strada quando don Davide mi ha proposto un’esperienza di Servizio Civile con le anziane nella Casa “Santa Marcellina” delle suore guanelliane. Ho accettato con entusiasmo e ho iniziato il 20 gennaio scorso. Il mio compito è stare con le anziane e aiutarle negli spostamenti; do anche una mano a fare pulizia in cucina. Mi piace molto, anche perché le nonnine sono dolci, simpatiche e mi aiutano tanto ad imparare l’italiano… Ho deciso che sarà questo il mio lavoro, accanto alle persone che hanno bisogno. Quando avrò finito il periodo di Servizio Civile, voglio frequentare il corso per diventare OSS (Operatore Socio Sanitario)».
Qui in Casa Divina Provvidenza Happy ha però trovato anche qualcosa di più importante che non la sua strada lavorativa. «Io sono nato cristiano pentecostale e qui a Como ho incontrato per la prima volta sacerdoti cattolici. Mi hanno colpito molto: a differenza dei pastori pentecostali, non hanno una propria famiglia, ma, come Gesù Cristo, sono fratelli a tutti. I sacerdoti della Casa sono stati e sono veramente fratelli per me: mi hanno accolto e mi stanno accompagnando nella vita. Mi sono avvicinato alla Messa cattolica e finalmente ho cominciato a scoprire il vero volto di Dio. Il momento che mi colpisce e mi emoziona di più della Messa è quando il sacerdote alza il pane e il calice e dice “Fate questo in memoria di me”. È bellissimo essere così vicini a Cristo in questo gesto e con il sacramento dell’Eucaristia. Ho così preso la mia decisione: ho cominciato il percorso per diventare cristiano cattolico. In questi mesi sto frequentando degli incontri con don Rinaldo Valpolini. È un cammino impegnativo, ma molto bello; don Rinaldo ha tanta pazienza con noi che spesso non capiamo bene le sue parole e quindi abbiamo bisogno di Susy, la traduttrice. Quando tornerò in Nigeria a fare visita alla mia famiglia, voglio trasmettere loro questo grande dono che mi è stato fatto, perché sono veramente convinto che questo sia la cosa più bella che mi sia capitata e voglio comunicarla ai miei cari, perché anche loro possano essere felici come me».