Calendario LDP 2023

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Con il numero natalizio del periodico “La Divina Provvidenza” è uscito il calendario 2023 curato dalla Casa Divina Provvidenza ed edito dalla Congregazione dei Servi della Carità – Opera Don Guanella. Il nuovo calendario è dedicato a Maria, madre di Gesù e madre nostra. Scrivono i religiosi della Casa: «Mai come in questo tempo difficile è importante metterci sotto la protezione di Maria. Don Guanella era molto devoto alla Beata Vergine, invocata con diversi titoli: mese dopo mese li vedremo insieme, associandoli a immagini presenti in luoghi particolarmente significativi per il nostro Santo – la Casa natale e la chiesa di S. Rocco a Fraciscio, il “Motto del Vento” a Gualdera, il Santuario di Gallivaggio, la chiesa della B.V. Assunta di Prosto, la chiesa della Madonna del Lavoro a Nuova Olonio, la chiesa di S. Martino a Pianello del Lario, la Casa “Divina Provvidenza” di Como, l’attiguo Santuario del Sacro Cuore e la Casa “Santa Maria” di Lora. Don Guanella ci accompagnerà giorno dopo giorno, invitandoci a invocare Maria, certi del suo aiuto!».

Accompagna il calendario la prima parte di un prezioso saggio su Maria, scritto appositamente per il periodico guanelliano dal celebre storico e scrittore Franco Cardini; il testo continuerà in appositi inserti speciali nei numeri de “La Divina Provvidenza” del prossimo anno. Un nome importante per sottolineare e festeggiare i 130 anni della rivista, fondata dallo stesso don Guanella nel dicembre 1892; attualmente è a cadenza trimestrale ed è distribuita in 20.000 copie. Aggiunge don Giancarlo Frigerio, superiore della Casa Divina Provvidenza: «Sostenere “La Divina Provvidenza” è, oggi come allora, un importante modo per aiutare e contribuire concretamente alle diverse attività guanelliane; è un modo in cui la Provvidenza Divina si può rendere visibile attraverso la provvidenza umana».

Per ricevere La Divina Provvidenza ci si può rivolgere alla Pia Opera presso la Casa Divina Provvidenza, via T. Grossi 18; telefono 031.296718; e-mail como.piaopera@guanelliani.it; sito internet www.operadonguanellacomo.it.

Il periodico della Casa Divina Provvidenza compie quest’anno 130 anni. Il primo numero fu infatti pubblicato nel dicembre 1892 con il titolo La Providenza, per far conoscere le opere di carità guanelliane e tenere i contatti con amici e benefattori: un utile strumento con cui la giovane Opera cominciava a presentarsi pubblicamente.

L’iniziativa di avviare un bollettino in appoggio ad una istituzione di carità non era una novità di don Guanella; egli aveva in mente il modello del Bollettino Salesiano di don Bosco e altri esempi, ma comunque fu sicuramente uno dei primi in area lombarda, a riprova della grande attenzione del nostro Santo a cogliere le opportunità che gli venivano offerte e di metterle a frutto. Ricorderà nelle sue memorie autobiografiche: «Obietterà taluno: “A che il Periodico? Non basta affidarsi alla divina provvidenza?” E si risponde che la stampa è la quarta potenza del mondo e che noi siamo obbligati [a] valerci di quei mezzi dei quali ci fornisce la stessa divina provvidenza».

Oltre ad essere la voce ufficiale delle case guanelliane, La Divina Provvidenza intendeva anche fare opera di educazione alla fede cattolica, offrendo informazioni su temi sociali, pedagogici, dottrinali e di spiritualità. Con il passare degli anni la rivista si trova a proporre sempre più una riflessione sul significato dell’azione caritativa e sulla sua valenza evangelizzatrice. La carità diventa il perno centrale, l’anima di ogni comunicazione, come chiarisce una bella pagina anonima pubblicata nel settembre 1910: «è missione bella la sua. [La Divina Provvidenza] è l’eco della buona novella che il Fondatore viene annunziando ai poveri colle sue opere di carità; è lo squillo che sveglia i generosi perché ajutino la redenzione dei miseri. Ha fatti suoi i dolori dei poveri e ne racconta di mese in mese la patetica storia, invocando su di essi lo sguardo di Dio e la pietà degli uomini; esulta quando i cuori si commuovono, piange quando l’egoismo soffoca gli slanci della carità. Come è bella nella sua semplicità questa evangelizzazione della carità!».

I primi numeri del periodico, a cadenza mensile, erano formati da otto pagine, poi in seguito aumentate. Nel novembre 1895 il titolo diventerà La Divina Providenza e dal giugno 1899 La Divina Provvidenza. A partire dal gennaio 1911 (con periodi alterni) compariranno in modo consistente le fotografie a corredo degli articoli.

Don Guanella seguì sempre con attenzione il suo “bollettino” (come lo chiamava affettuosamente), vi scrisse personalmente molti articoli e ricercò validi collaboratori tra sacerdoti ma anche laici. Tra i primi ricordiamo don Luigi D’Antuono, un redentorista predicatore di origine campana, che testimoniò puntualmente i primi anni della Casa Divina Provvidenza e la costruzione della chiesa del Sacro Cuore; tra i secondi si possono citare Biagio Guadagni, direttore della Scuola Magistrale di Como, Zaccaria Pozzoni e soprattutto la nobildonna e scrittrice cattolica Maddalena Albini Crosta, a cui il Fondatore ne affidò la direzione dal 1900 al 1910. Alla morte di don Guanella si occuparono del periodico prima don Aurelio Bacciarini, quindi per lungo tempo don Leonardo Mazzucchi e poi mano a mano diversi confratelli che continuarono e continuano ancora oggi il lavoro del fondatore.

In centotrent’anni La Divina Provvidenza ha cambiato collaboratori, formato, periodicità, impaginazione, ma ha mantenuto lo spirito indicato dal Fondatore. Una preziosa eredità e, contemporaneamente un grande impegno, perché anche con un periodico si può e si deve promuovere la “cultura della carità” e la “carità culturale”.