S. PASQUA 2025 – Cristo, nostra speranza, è risorto!

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Cristo, nostra speranza, è risorto: questo gioioso annuncio ci deve rendere consapevoli che il peccato è stato sconfitto, il male ha perso il suo potere, l’amore divino ha vinto.
In questo Anno Giubilare siamo chiamati a rimettere al centro della nostra vita la speranza che non delude, quella che nasce dalla certezza che l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori (Rm 5,5). La speranza cristiana va oltre l’ottimismo perché non si fonda sul fragile auspicio: “andrà tutto bene!” Essa nasce piuttosto dalla memoria di ciò che Dio ha compiuto in noi, a cominciare dalla certezza che Egli ci ama per primo, è continuamente all’opera attraverso di noi, agisce dentro le nostre vite, nonostante la nostra debole umanità e gli ostacoli che spesso si insinuano.
Siamo amati, siamo perdonati, quindi rinasciamo a vita nuova. Il centro del cristianesimo consiste in ciò che Dio fa per noi, con il suo amore gratuito, e non ciò che noi facciamo per Lui.
Alla luce di queste certezze, la speranza cristiana diventa un obbligo, essa non può venire meno, fino a credere che per Dio anche l’impossibile può divenire possibile: “Nulla è impossibile a Dio”(cfr. Lc 1,37).
Impariamo a riconoscere i numerosi “segni di speranza” che giacciono attorno a noi, così da apprezzare innanzitutto i germogli di bene che intravvediamo sul terreno nel quale viviamo e
lavoriamo, con la stessa speranza abitata dal contadino. Mentre in un campo di aride zolle, infatti, l’occhio comune non percepisce nulla, lo sguardo dell’agricoltore riesce a intravvedere i germogli che tra poco nasceranno e non dubita che a suo tempo verranno i frutti. Il piccolo seme di bontà diventerà un albero rigoglioso, così che nulla delle energie che spendiamo si consumano invano. Sapremo così distinguere i pluriformi segni di bellezza che giacciono attorno a noi, nelle nostre famiglie, nelle nostre Comunità e nel mondo intero.
Oggi più che mai, soprattutto in un ambiente umano come il nostro, lacerato da guerre e discordie, sentiamo forte il bisogno di ritrovare un senso profondo per la nostra esistenza. Siamo pellegrini sulle strade del mondo, affamati di verità e desiderosi di risposte alle domande che le varie situazioni di vita pongono alla mente e al cuore. Ed è proprio il grande annuncio di Pasqua a rovesciare le pietre che ci tengono prigionieri nei sepolcri delle nostre cattive abitudini, dei nostri peccati, delle nostre solitudini e di tutto ciò che ci allontana da Dio e rende difficile metterci in relazione con i nostri fratelli.
Cristo, nostra speranza, è risorto, le porte della Santissima Trinità misericordia si sono spalancate sul mondo intero ed attendono di poter ridonare vita agli smarriti, forza agli sfiduciati, conforto ai sofferenti. La Pasqua è il passaggio di Cristo dalla morte alla vita, passiamo quindi dal peccato alla vita nuova, dal rancore al perdono, dalla disperazione alla consolazione. A tutti auguro di poter sperimentare la presenza viva del Signore Gesù datore di ogni dono, la cui vicinanza fa ardere il cuore e ridona forza e coraggio. Nessuno rinunci alla speranza che Cristo ci ha promesso!

Buona Pasqua a tutti!

Oscar card. Cantoni