4 SETTEMBRE – Memoria liturgica del Beato Nicolò Rusca

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«L’arciprete Nicolò Rusca in Sondrio fu strappato di notte e strascinato al tribunale di Thusis per l’accusa d’aver avversato i predicanti evangelici, e si tormentò fino a farlo spirare sotto alle agonie della tortura»: così don Guanella presenta la figura dell’ultimo Beato in ordine di tempo della Diocesi Comasca, annoverandolo tra i «santi di Valtellina». La conoscenza della figura di Nicolò Rusca da parte di Luigi Guanella, favorita dal fratello don Lorenzo, risale agli anni della giovinezza. Questa conoscenza si era fatta via via ammirazione e devozione, rafforzata dai frequenti pellegrinaggi che durante le vacanze da studente compiva sul luogo del suo martirio con il prevosto di Campodolcino, don Giuseppe Della Cagnoletta. Dopo la morte del fratello, quasi omaggio alla sua memoria, don Guanella decise di raccogliere materiale sulla figura di questo martire e consensi per istruire il processo di beatificazione. Gli sforzi di Guanella diedero i loro frutti anche se a distanza di molto tempo: il 21 aprile 2013 Nicolò Rusca è stato proclamato beato.